Parco Nazionale del Pollino

"The thought of approaching action aroused strange and contradictory emotions in me. I felt an immense pity for all the little men who toiled on in the prison which society has succeeded in building against the open sky, who knew nothing and felt nothing of what I knew and felt at that moment. Yesterday I was like them, and in another few days I would be like them again. But today I was a prisoner set free; and tomorrow I would be a lord and master, and commander of life and death, of the stars and the elements."    — Giusto Gervasutti.

This page contains four first ascent descriptions of climbs in the Pollino National Park, in Calabria, Southern Italy.

On this page:


[Demanio.jpg]
Jenny sulla cengia della Timpa del Demanio.

Timpa del Demanio

Sinistra: Jenny sulla cengia della Timpa del Demanio. Purchase this image on a royalty-free CD archive compilation

La Domanda

80m; passaggi 5+, prendere dadi e friends, D+

Prima salita Guillaume Dargaud e Jennifer Mariani, 1999/04/30, 2 ore.

Dopo le due calate in doppia risalire un ripido pratone che porta su un'ampia cengia che taglia tutta la timpa. L'attacco della via si trova a 5m a destra del primo pilastro, in corrispondenza di un alberello.

1° tiro:
salire per 2m su uno strapiombo di roccia gialla; proseguire dritto sullo spigolo fino ad un grosso albero cavo su una cengia (40m, 5)
2° tiro:
superare sulla destra un alberello che porta sotto un grande diedro; evitarlo passando per placca a sinistra ritornando sullo sperone; sosta in cima su albero (35m, 5+).

[TimpaDemanio.gif]
Accesso alla Timpa dell Demanio.

La Risposta

Destra: Accesso alla Timpa dell Demanio.

80m, passaggi fino a 6b, prendere chiodi, dadi e friends, TD+

Prima salita Guillaume Dargaud e Jennifer Mariani, 1999/04/30, 3 ore.

Dopo le calate si arriva sulla cengia come l'itinerario precedente. La via segue il terzo ed evidente sperone. La partenza é in prossimità di un albero che esce dalla parete.

1° tiro:
superare a sinistra l'alberello e salire su placca poco proteggibile verso destra; sosta su clessidre dentro una nicchia gialla (25m, 6a).
2° tiro:
traversare leggermente a destra e per placche sul filo dello sperone si raggiunge una seconda nicchia; sosta su clessidre (25m, 6b).
3° tiro:
salire dritti per la fessura strapiombante (6b) fino ad una cengia; da qui traversare 5m a destra e per placche raggiungere una fessura che porta in cima (25m, 6b).



[FalconaraRoutes.jpg]
Timpa della Falconara.

Timpa della Falconara


[Falconara2.jpg]
Timpa della Falconara.

Destra: Timpa della Falconara.

Pig-guin

210m, passaggi fino a 6b, prendere chiodi, dadi e friends, TD.

Prima salita Guillaume Dargaud e Jennifer Mariani, 1999/05/01, 4 ore.

L'attacco della via si trova sulla strada che passa sotto la timpa, di fronte a una placca con buchi erbosi sotto un gran tetto.

1° tiro:
superare la placca raggiungendo cosi un albero su una cengia (45m, 5+).
2° tiro:
proseguire sulla sinistra dell'albero raggiungendo la grande cengia a sinistra del grande tetto (spit); proseguire dritti per placca delicata (6a, 15m) fino a un alberello a destra di una cengetta; raggiungerla traversando a sinistra; sosta su piccola clessidra e dadi (40m, 6a).
3°tiro:
continuare verso sinistra per facili roccette e prati fino ad una grossa nicchia con grosse clessidre (30m, 3).
4° tiro:
proseguire sul canale roccioso fino ad una fessura strapiombante che si evita sulla destra per una corta placca delicata (5+); traversare decisamente a sinistra su erba fino a raggiungere la base del pilastro sommitale (40m, 5+).
5° tiro:
Evitare il primo salto strapiombante aggirandolo sulla destra e dalla cengia seguire il filo dello sperone tra strapiombi ben ammanigliati fino all'uscita un può verso sinistra (50m, 6b, 1 chiodo).
Discesa:
scendere la timpa seguendo la cresta verso destra per facili pratoni.


[_Venere.jpg]
Costone di Venere.

Costone di Venere


[Venere2.jpg]
Costone di Venere.

Destra: Costone di Venere.

Sperone di Venere

175m, passaggi fino a 6b, prendere chiodi, dadi e friends, TD.

Prima salita Guillaume Dargaud e Jennifer Mariani, 1999/05/02, 5 ore.

Lungo la strada per San Lorenzo Bellizi si può riconoscere il costone di S. Venere con l'evidente sperone sud-ovest. Dalla strada salire per 150m una rampa erbosa che piega verso sinistra. Immediatamente a sinistra di un diedro erboso si trova l'attacco della via.

1° tiro:
salire sulla placca sovrastante per 15m (buone fessure orizzontali, 5+) e poi per grandi massi fin sotto un muretto giallo verticale con fessure; prendere una delle fessure di destra e andare a fare sosta sopra su massi (50m, 6b).
2° tiro:
proseguire su massi facili fino a raggiungere un crestone a destra di alcune placche; salirlo arrivando cosi ad una comoda cengia sotto due fessure strapiombanti che formano una base allo sperone sommitale (35m, 3).
3° tiro:
salire il bel diedro-fessura di destra ed uscire su placca verso destra fino ad una grande cengia, sosta su clessidra (30m, 6a).
4° tiro:
attaccare sulla destra del filo dello sperone in direzione (destra) di rocce ricoperte di lichene nero; superare un tettino con prese visibili dal basso (6a+) e proseguire dritti dentro un diedrino (6a) fino a una grossa clessidra (40m, 6a+).
5° tiro:
salire verso sinistra verso un grande albero, superarlo sulla destra per placca (6a) fino ad una comoda cengia; superare l'ultimo tetto (6b evitabile, 20m).
Discesa:
3 doppie e un po' di arrampicata in discesa lungo la via di salita.